Apprendimento, memorizzazione, Piccole eroine

Maria Montessori la maestra che insegnava con il gioco

La seconda storia del progetto Piccoli Eroi, storie vere ricche di idee e valori, di Fammi Vento Associazione Culturale e di Formazione è quella di Maria Montessori.

La storia è ricca di donne eccezionali, che hanno realizzato qualcosa di davvero grande e speciale. Maria Montessori fu una di loro. Laureatasi in un’epoca in cui le donne che volevano studiare erano fortemente ostacolate, sorretta dal desiderio che tutti potessero apprendere, da una grande capacità di osservazione e da una fervida immaginazione, ha trasformato le scuole in un luogo dove i bambini possono imparare divertendosi. Ecco la sua storia.

Mi chiamo Maria Montessori e questa è la mia storia. Sin da giovane ho capito che il miglior modo affinché un bambino impari è dedicargli attenzioni e cure e lasciarlo sperimentare. Si imparano solo le cose che si provano.

Nel 1907 nacque la prima Casa dei Bambini e il metodo Montessori, che presto si sarebbe diffuso in tutto il mondo. Per prima cosa ha eliminato i vecchi mobili e li sostituì con altri fatti su misura per i bambini, sistemò anche un piccolo giardino, affinchè stessero in contatto con la natura e potessero sperimentare. Tutti i giochi e le attività dovevano diventare occasione di apprendimento. Per quel tempo fu una vera rivoluzione.

La fama della Casa dei Bambini si diffuse in tutto il mondo e vennero aperte scuole come questa in tutti e cinque i continenti.

Sono trascorsi più di cento anni da quando fu fondata la prima Casa dei Bambini, oggi nel mondo ci sono 22.000 scuole Montessori e molte altre si ispirano al suo metodo.

“ Mi riempie di gioia aver contribuito a migliorare l’educazione dei bambini, perché non c’è niente di più importante per costruire un mondo migliore. Voi bambini siete il futuro.”

Dopo la lettura abbiamo fatto un test attraverso una tecnica di memorizzazione con caratteristiche visive, associative, emotive e creative. È stato chiesto ai ragazzi di immaginare le parole da memorizzare in modo vivido, come se fosse un sogno.

Le tecniche di memorizzazione sono metodi scientifici studiati per immagazzinare qualsiasi tipo di informazione, e permettono di immagazzinare qualsiasi tipo di informazione nella nostra memoria a lungo termine. Non sono un’invenzione recente, già Cicerone utilizzava la tecnica dei loci con cui abbinava ogni concetto a un luogo. Ovviamente le tecniche di memorizzazione si sono rapidamente evolute nel tempo. Un’altra caratteristica importante è fare costantemente associazioni: di immagini, di suoni, di idee e concetti.

Inoltre è importante che ciò che coinvolge la memoria emozioni, ovvero la nostra memoria è emotiva. Possiamo anche dire che la memoria è creativa. Quindi per memorizzare qualsiasi tipo di informazioni il metodo più efficace è associare tra loro le immagini in modo creativo, inoltre le immagini devono avere le seguenti caratteristiche: creare un paradosso, cioè immagini strane e bizzarre; in azione, sempre in movimento; e devono essere vivide, quindi coinvolgere i 5 sensi.

Siamo riusciti a memorizzare un elenco di parole, ma come faremo quando ci troviamo di fronte a dei numeri?

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