Buona lettura, creiamo cultura insieme

Tutti giù per aria … quale premio consegnò il sindaco?

Cosa stanno cercando i bambini e quale sarà il premio in palio? E il sindaco? Come mai una persona di tale importanza ha paura di parlare davanti ai suoi concittadini? Riuscirà Tina a convincerlo del contrario?

Il sindaco disse: – Può essere di lana o di cotone, può aiutare a cucire un bottone, è di perle, oro o argento, d’acqua, d’aria o di vento, di ferro o della luce, da torcere o di voce, diretto o spezzato, logico eppure spinato, c’è quello che passi tra i dente e dente, c’è il sapore dello zucchero filato puoi stare su quello del rasoio che è parente della minaccia. Puoi farci un nodo scorsoio o di qualcuno seguir la traccia. In apparenza sembra niente.

Sottile, lungo, corto, robusto, non una cosa da prenderci gusto.

Invece lo scopri così importante, quando lo perdi in mezzo al discorso, quando lo cerchi non c’è verso, quando lo tocchi con le dita e rischi di prendere la corrente, quando ci è appesa la tua vita.

Noi siamo il filo che non si vede, pare una cosa di cui puoi far senza, tanto che uno nemmeno ci crede che abbracci invece l’intera esistenza.

… E il sindaco consegnò il filo a Filippo.

La gente resta sempre sulle sue posizioni perchè un punto di vista unico non c’è, ognuno ha le proprie ragioni, basta spostare lo sguardo per accorgersene. Ecco perchè è così difficile andare d’accordo.

Puoi farci mille cose con la testa, è vero… ma solo quando ti accarezza qualcuno ti sembra di capire perchè hai un corpo e una testa. Capisci che l’unico motivo per il quale una testa sulle spalle è di darla in mano a uno che accarezzi… al di là delle cose che i bambini impareranno crescendo, delle preoccupazioni che avranno per la testa da adulti, voglio che ciascuno di loro sappia che la testa serve prima di tutto per essere coccolata.

La protagonista del libro Tutti giù per aria è Tina, che di solito non fa le cose che non sa fare, perché ha sempre paura di sbagliare, ma quel pomeriggio ha accettato di giocare a pallavolo. La palla cade nel fiume e Tina per riprenderla precipita giù da una cascata e da qui tutto avrà inizio.

È un esordio per la narrativa per ragazzi (dagli 8 anni), ma adatto anche per i più grandi, ed è una grande avventura senza tempo, che mi ricorda Alice nel paese delle meraviglie,  ma anche Olga e il viaggio straordinario di Elisabetta Gnone  e Gianni Rodari con le sue filastrocche.

Una pennellata di fantasia …

Buona lettura.

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